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1° Riunione per la costituzione del Distretto Rurale Foro Alento

Scritto da Angelo Radica

Pubblicato il

Vantaggi competitivi vs vantaggi comparati: brevi cenni
Il distretto è stato individuato quale strumento di gestione socio-economica del territorio capace di generare dei vantaggi competitivi rispetto ad altre realtà grazie alla capacità di generare un’atmosfera collaborativa in grado di valorizzare tutte le realtà produttive che operano nel proprio ambito territoriale di riferimento (Becattini, 2000) in antitesi con i vantaggi comparati osservati in altre aree produttive nelle quali non è stato possibile evidenziare la presenza di distretti.
Il vantaggio comparato si ha nei casi in cui una realtà produttiva può competere più efficientemente ed efficacemente con altre realtà vicine, perché può disporre di fattori produttivi in quantità maggiori oppure, a parità di quantità di fattore disponibile, di un minore costo di acquisto e utilizzo del fattore. Nel settore primario si viene a determinare un vantaggio comparato allorché un’impresa riesce ad acquistare dei fattori produttivi ad un prezzo più conveniente rispetto ad un’altra, oppure l’impresa riesce ad utilizzare in maniera efficiente i fattori produttivi impiegati nel processo di produzione, riducendo quegli elementi improduttivi che rendono viscosa ed economicamente meno efficiente la funzione di produzione. Dei casi significativi di vantaggio comparato si hanno, ad esempio, confrontando l’attività agricola di due contesti produttivi nei quali i fattori hanno dei costi abbastanza ridotti e che consentono, in un’economia di scala, di massimizzare i ricavi. Il caso più interessante, ad esempio, è rappresentato dalla zootecnia italiana che ha per l’impresa agricola dei costi di acquisto dei fattori produttivi (lavoro, energia, trasporti) maggiori rispetto a quelli di altre realtà europee (Olanda e Germania) e mondiali (Nuova Zelanda, Stati Uniti); altro caso interessante di vantaggio comparato nel settore agricolo italiano si ha nell’orticoltura da serra che, molto spesso, deve sostenere dei costi energetici abbastanza elevati, rispetto ad altre realtà europee, con il conseguente incremento dei costi produttivi e la perdita di competitività verso altri paesi europei ed extraeuropei (1).    
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