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Parte il progetto Strategia Rifiuti Zero

Scritto da Angelo Radica

Pubblicato il

Tollo, uno dei primi comuni in Italia ad avere aderito alla strategia Rifiuti Zero e socio dal 2013 dell'Associazione Nazionale Comuni virtuosi, ha lanciato questa settimana la Campagna Rifiuti Zero (Zero Waste Strategy). Vogliamo promuovere azioni concrete per ridurre gli scarti prodotti e incrementare la sostenibilità ambientale che sono state promosse sul territorio comunale dall'amministrazione negli ultimi 2 anni. Sono oltre 60 i "punti di interesse" indicati sulla piantina, ognuno dei quali è catalogato e corredato da una descrizione.
E' grazie all'impegno dei cittadini che a Tollo dal 2011 si sta compiendo una 'rivoluzione culturale' che ha permesso di ridurre ad oggi di oltre il 20 % la produzione degli scarti e di riciclare più del 70 % dei rifiuti. La strategia serve a valorizzare le azioni attraverso cui si è potuto raggiungere questo obiettivo. Vuole anche essere uno stimolo per la comunità a fare ancora meglio, nonché un prezioso esempio per i soggetti pubblici e privati che volessero prendere spunto dal nostro modello.
 
La nuova strategia parte dall'aumento dell'informazione ai cittadini del comune. Il progetto prevede un'attività iniziale di studio delle buone pratiche, ci ha inoltre permesso di scoprire molte azioni virtuose portate avanti da altri Comuni che hanno aderito alla strategia.
 
Oltre ai capisaldi della riduzione dei rifiuti (raccolta “porta a porta”) metteremo in campo iniziative realizzate in altre realtà in collaborazioni con i privati (punti vendita dei detersivi alla spina, negozi di prodotti sfusi e a chilometri zero, produttori di kit per la conservazione sottovuoto del cibo) o tramite progetti associativi (i Gas - Gruppi di Acquisto Solidale). Nuovi progetti sono stati realizzati o potrebbero essere attuati nelle scuole, come “Raccatta la carta”, per finanziare l’acquisto di materiale scolastico dalla vendita della carta utilizzata negli istituti, “Acqua buona” per l’eliminazione delle bottigliette di plastica dalle mense (FATTO) "Pani e pesci” per il recupero del cibo avanzato, e i pannelli fotovoltaici installati sui tetti delle scuole (FATTO) senza dimenticarsi del Centro del Riuso, dove si potrebbero riparare gli oggetti che finirebbero in discarica e si distribuiscono alle fasce più deboli della popolazione, e delle 2 fonti della “Via dell’acqua” dove i cittadini possono prelevare a prezzo concordato acqua di sorgente.
La strategia “Rifiuti zero” prevede l'elaborazione di proposte elaborate per la riduzione dei rifiuti sia attraverso sistemi di incentivazione e tassazione per ridurre la produzione di imballaggi da parte delle aziende, sia inserendo nella pianificazione nazionale, al pari della raccolta differenziata, obblighi normativi di riduzione degli scarti a livello comunale e di passaggio alla tariffazione puntuale sui rifiuti come già è stato previsto in altri Stati europei.
La tariffazione puntuale che partirà a Tollo nel 2015, come dimostrano i caso di successo in Italia, è uno degli strumenti più efficaci per la riduzione degli scarti e premia direttamente i cittadini.
Dieci passi verso Rifiuti Zero
1.separazione alla fonte: organizzare la raccolta differenziata. La gestione dei rifiuti non e’ un problema tecnologico, ma organizzativo, dove il valore aggiunto non e’ quindi la tecnologia, ma il coinvolgimento della comunità chiamata a collaborare in un passaggio chiave per attuare la sostenibilità ambientale (A TOLLO FATTO). 
2.raccolta porta a porta: organizzare una raccolta differenziata “porta a porta”, che appare l’unico sistema efficace di RD in grado di raggiungere in poco tempo e su larga scala quote percentuali superiori al 70%. Cinque contenitori per organico, carta, vetro, multi materiale e residuo, il cui ritiro e’ previsto secondo un calendario settimanale prestabilito (A TOLLO FATTO).
3.compostaggio: realizzazione di un impianto di compostaggio da prevedere prevalentemente in aree rurali e quindi vicine ai luoghi di utilizzo da parte degli agricoltori (DA FARE).
4.riciclaggio: realizzazione di piattaforme impiantistiche per il riciclaggio e il recupero dei materiali, finalizzato al reinserimento nella filiera produttiva (DA FARE).
5.riduzione dei rifiuti: diffusione del compostaggio domestico, sostituzione delle stoviglie e bottiglie in plastica, utilizzo dell’acqua del rubinetto (più sana e controllata di quella in bottiglia), utilizzo dei pannolini lavabili, acquisto alla spina di latte, bevande, detergenti, prodotti alimentari, sostituzione degli shoppers in plastica con sporte riutilizzabili (DA FARE).
6.riuso e riparazione: realizzazione di centri per la riparazione, il riuso e la decostruzione degli edifici, in cui beni durevoli, mobili, vestiti, infissi, sanitari, elettrodomestici, vengono riparati, riutilizzati e venduti. Questa tipologia di materiali, che costituisce circa il 3% del totale degli scarti, riveste però un grande valore economico, che può arricchire le imprese locali, con un’ottima resa occupazionale dimostrata da molte esperienze in Nord America e in Australia (DA FARE).
7. tariffazione puntuale: introduzione di sistemi di tariffazione che facciano pagare le utenze sulla base della produzione effettiva di rifiuti non riciclabili da raccogliere. Questo meccanismo premia il comportamento virtuoso dei cittadini e li incoraggia ad acquisti piu’ consapevoli (IN CORSO).
8. recupero dei rifiuti: realizzazione di un impianto di recupero e selezione dei rifiuti, in modo da recuperare altri materiali riciclabili sfuggiti alla RD, impedire che rifiuti tossici possano essere inviati nella discarica pubblica transitoria e stabilizzare la frazione organica residua ( DA FARE).
9. centro di ricerca e riprogettazione: chiusura del ciclo e analisi del residuo a valle di RD, recupero, riutilizzo, riparazione, riciclaggio, finalizzata alla riprogettazione industriale degli oggetti non riciclabili, e alla fornitura di un feedback alle imprese (realizzando la Responsabilità Estesa del Produttore) e alla promozione di buone pratiche di acquisto, produzione e consumo ( DA FARE).
10. azzeramento rifiuti: raggiungimento entro il 2020 dell’ azzeramento dei rifiuti, ricordando che la strategia Rifiuti Zero si situa oltre il riciclaggio. In questo modo Rifiuti Zero, innescato dal “trampolino” del porta a porta, diviene a sua volta “trampolino” per un vasto percorso di sostenibilità, che in modo concreto ci permette di mettere a segno scelte a difesa del pianeta ( DA FARE).

 

 

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