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Ascoltato l'appello dei Sindaci: dal 2016 abolito il Patto di Stabilità per i Comuni

Scritto da Angelo Radica

Pubblicato il

COMUNICATO STAMPA

La proposta di legge di Stabilità presentata dal Governo contiene una misura importante, di cui si sono accorti sopratutto gli addetti ai lavori, che invece interessa tutti per le sue potenzialità di incidere in maniera forte e positiva sulla vita di ciascuno: la rottamazione del patto di stabilità per i comuni.

Si tratta di una svolta storica per gli enti locali: dopo di anni di tagli e di regole soffocanti il Governo ridà dignità e ruolo economico e politico ai comuni che sono sicuramente le istituzioni che più hanno pagato questa crisi in termini di capacità di offrire servizi e risposte ai cittadini. Con questa misura, le amministrazioni comunali tornano a essere protagoniste e, riacquistando importanti margini di manovra, avranno la responsabilità di tornare a dare slancio all’economia sopratutto attraverso investimenti pubblici. 

Con la legge di stabilità 2016 i comuni diventano veri e propri ricostruttori del tessuto nazionale, acquisendo quindi quelle capacità effettive di investimento che finora erano state negate loro.

Quello che politicamente è bene notare è il cambio radicale d’impostazione che nel corso di poco più di un anno ha interessato le politiche governative nei confronti dei comuni: lo Stato centrale ha finalmente compreso che è anche da un proprio rapporto virtuoso con le amministrazioni locali che passa la crescita del sistema Paese. Con il forte impegno per il superamento dei criteri di spesa storica e per l’applicazione dei fabbisogni standard, il governo volta pagina rispetto agli anni in cui sui comuni venivano riversate le scelte sbagliate degli esecutivi nazionali: nessun taglio, dunque, ma un progressivo aumento della quota del Fondo di solidarietà comunale da distribuire seguendo un criterio di capacità fiscali e fabbisogni.

Allegola lettera che giorni fa ho inviato alla stampa ed agli organismi competenti.
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