Il Comune Tollo utilizza i cookies per rendere migliore la tua esperienza di utilizzo del sito. || Maggiori Informazioni || chiudi ||
PDF

Presentazione progetto esecutivo bonifica sito inquinato Ex Sogeri

Scritto da Angelo Radica

Pubblicato il

BONIFICA DEL SITO DENOMINATO EX FORNACE GAGLIARDI IN TOLLO
Il sito, denominato ex Fornace GAGLIARDI, è parte di un’area industriale dismessa dove la Società
GAGLIARDI ha esercitato attività di estrazione di materiale argilloso (cava) e produzione di laterizi
(fornace), fino agli anni ’70. L’area, nel suo complesso, ha accesso diretto dalla S.P. Chieti-Tollo ed è
ubicata sia in sinistra che in destra idrografica del Torrente Venna (a sua volta tributario del T.te Dentolo
affluente in destra del Fiume Foro).
Nella parte in sinistra idrografica, di estensione ca. 26.700 m2 si trovano i capannoni e gli impianti
dove veniva effettuato il ciclo della lavorazione dei laterizi (cottura, stoccaggio, ecc…) e la palazzina
destinata agli uffici.
Nella parte in destra, di estensione ca. 12.742 m2 si trova l’area dove avveniva l’attività estrattiva del
materiale argilloso (ex cava di argilla); in tale settore è anche presente un piccolo capannone di servizio.
Le slide che verranno proiettate stasera /news/files/PRESENTAZIONE_PROGETTO_TOLLO.ppt
STORIA DEL SITO
 Cessata l’attività estrattiva e di realizzazione dei laterizi da parte della Ditta GAGLIARDI alla
fine degli anni ’70 l’area, dopo un periodo di abbandono, fu affittata, nel 1994, dalla Ditta
SO.GE.RI. S.r.l, Società operante nel settore del confezionamento di miscele e conglomerati per
uso edilizio, con sede legale in Chieti e sede operativa in località Vallemare di Cepagatti (PE).
 In data 29.11.1995, da parte del Corpo di Polizia Provinciale di Chieti, venne effettuata
un’ispezione nell’area e prelevati 2 [due] campioni classificati come “scorie di fusione” e
“fanghi di conceria”. Tali campioni furono inviati al P.M.P. di Chieti e, in seguito ad analisi,
furono classificati come “Non Tossici e Nocivi” e con Test di Cessione entro i limiti indicati
dalla Tabella A della L.319/76.
 Il Sindaco del Comune di Tollo, in data 15.12.1995, inviò un esposto al Comando del CFS
(Corpo Forestale dello Stato) di Chieti, segnalando lo scarico di materiali presunti tossici e
nocivi all’aria aperta nelle vicinanze degli argini del T.te Venna, sottolineando il fatto che tale
materiale emana una puzza insopportabile.
 In seguito a tale esposto inviato al CFS, in data 27.12.1995, furono avviate le indagini da parte
della Pretura di Chieti.
 In data 08.01.1996 venne effettuata un’indagine da parte dell’UTC e dei VV.UU. del Comune di
Tollo.
 In seguito al sopralluogo avvenuto in data 26.01.1996 da parte degli agenti del Corpo Forestale
dello Stato, e ad ulteriori sopralluoghi da parte delle Forze dell’Ordine (Carabinieri della
Compagnia di Ortona, unitamente ai NAS ed ai NOE), coadiuvati dai Tecnici del P.M.P. di
Chieti, furono effettuati rispettivamente in data 01.02.1996 e 02.02.1996, furono prelevati n. 11
[undici] campioni di materiale solido presente nell’area e si procedette al sequestro cautelativo
di tutto l’impianto. In data 24.02.1996, a seguito delle analisi di rito, il P.M.P. di Chieti acclarò
che uno dei campioni prelevati in data 02.02.1996 risultava Tossico e Nocivo, e che i parametri
analizzati sull’eluato di tutti i campioni superavano i valori limite della Tabella “A” della
Legge 319/76.
 In seguito a tali evidenze, in data 22.05.1996, l’Ill.mo Procuratore della Repubblica Dott.
TRIFUOGGI Nicola, presso la Pretura Circondariale di Chieti, conferì l’incarico di CTU
(Consulenza Tecnica d’Ufficio) al Prof. SANNA Mauro e al P. Ind.le CAROCCI Cesare, in
seguito alla quale il Titolare della SO.GE.RI. s.r.l. venne rinviato a giudizio;
 L’iter giudiziario, per vari motivi, si è concluso senza poter portare a recupero alcuna somma a
carico del soggetto che ha inquinato il sito.
 Nel 1999 il T.te Venna straripò, occupando per circa 2/3 l’area del piazzale di cava; in tale
evento, a contatto con l’acqua, dai rifiuti si sprigionarono forti e ammorbanti odori di carniccio
e di ammoniaca, che rese insalubre l’area nelle zone circostanti.
 A seguito di tali evidenze e delle risultanza della CTU la Regione Abruzzo nel 2000 concesse
un finanziamento, dietro apposito progetto presentato dall’UTC del Comune di Tollo,
finalizzato alla messa in sicurezza di emergenza dell’area.
 Tale intervento, conclusosi nel 2002, in un termine di 75 gg. naturali e continui, portò alla messa
in sicurezza d’emergenza dei rifiuti rinvenuti soprasuolo e stoccati nei capannoni, attraverso il
loro riconfezionamento in big-bags (ca. 320) allocati su zone rialzate realizzate all’interno dei
capannoni (per massima parte all’interno del capannone principale in sin. del Torrente Venna),
protette da teli impermeabili in poliestere doppio strato, recintate con recinzione provvisoria e
nella apposizione, nell’area di cava in dx del Torrente Venna, ove erano stati interrati gli altri
rifiuti, di una coltre provvisoria di argilla di ca. 30 cm.
 Successivamente, nel 2004, il Comune di Tollo inviò alla Regione Abruzzo una scheda di
richiesta di finanziamento che prevedeva l’esecuzione di due interventi denominati A e B.
 L’intervento A era relativo alla rimozione e invio a smaltimento in apposito impianto
autorizzato dei rifiuti stoccati in sicurezza d’emergenza nei Big-Bags all’interno dei capannoni;
l’intervento B era relativo alla messa in sicurezza permanente dei rifiuti interrati nell’area di
cava in dx del Torrente Venna.
 La regione, a fronte della richiesta, ritenne finanziabile solamente l’intervento B, in quanto ai
rifiuti rinvenuti soprasuolo e stoccati nei Big-Bags avrebbe dovuto provvedere il Comune.
 Tali interventi di cui al punto B, e cioè la messa in sicurezza dell’area di cava, furono
eseguiti, previa la effettuazione dei passaggi di legge previsti (proposta di piano di
caratterizzazione, approvazione in CdS di tale Piano, esecuzione della caratterizzazione,
approvazione in CdS della relativa relazione di risultato, redazione del progetto preliminare e
definitivo-esecutivo dei lavori in coerenza del Piano di caratterizzazione, perizia di variante e
suppletiva senza aumento di spesa complessiva, tutti approvati in CdS) furono completati
nell’ottobre 2009.
 Nel 2012 il Comune di Tollo, con delibera della Giunta Comunale n° 72 dell’11.9.2012
approvò e presentò alla Regione Abruzzo, un progetto preliminare per lo smaltimento dei
rifiuti allocati (ormai da oltre 10 anni) in sicurezza d’emergenza nei capannoni, con
previsione di caratterizzazione anche delle aree di sedime e limitrofe.
Inoltre in data 30/09/2014 abbiamo notificato l'avvio del procedimento di esproprio (occupazione d'urgenza) al proprietario e in data 21/01/2015 l'emissione del decreto di emissione coattiva dell'immobile con il quale il Comune acquisisce il sito al patrimonio pubblico. Infine in data 26/02/2015 il proprietario ha accettato dell'indennità definitiva di esproprio pari a 3.921,75 valore determinato dal tecnico incaricato dal Comune per la valutazione immobile. In data 23/06/2015 il proprietario ha trasmesso la documentazione necessaria per la stipula dell'atto che sarà rogito del Segretaria Comunale.
ATTIVITA’ ESEGUITA CON LA NUOVA GIUNTA REGIONALE
 Nel 2014 l’UTC del Comune di Tollo ha predisposto un progetto dei Lavori di Recupero
Ambientale Del Sito Ex Fornace Gagliardi e la Regione Abruzzo, con nota Presidenziale del
31.12.2014 ha comunicato la concessione di un finanziamento di €. 550.000,00
 Tale finanziamento, in base alle priorità funzionali di intervento previste dal Comune, è stato
suddiviso in tre step funzionali :
-caratterizzazione dei rifiuti stoccati in big bags nei capannoni (al fine di individuare gli
esatti quantitativi e tipologie dei rifiuti stoccati e di conseguenza gli impianti di
destinazione finale;
-trasporto e smaltimento in idonei impianti dei rifiuti individuati nella prima fase; -
-caratterizzazione delle aree di sedime e limitrofe per controllare eventuale
inquinamento residuo.
 La prima delle suddette fasi è stata approvata ed è in corso la gara d’appalto con stipula del
contratto d’appalto prevista entro il 5.8.2015
 La seconda fase prenderà attuazione all’esito della prima fase e sulla base dei dati ricavati da
questa; se ne prevede l’avvio entro il 10.9.2015 con stipula del contratto d’appalto prevista
entro il 31.10.2015
 La terza fase prenderà avvio entro il 30.10.2015 con stipula del contratto d’appalto prevista
entro il 15.12.2015
comments powered by Disqus